giovedì 27 settembre 2007

Finestre e Spiragli



Un’altra finestra si chiude alle spalle, vacanze terminate. Tre settimane trascorse beatamente oziando a Minorca ospitato da mio fratello e famiglia. Il tempo ha attraversato tutti i suoi umori, regalando gialli sorrisi carichi di amore e grigie nuvole seminatrici di pioggia; un ventaglio di colori che ha donato la possibilità di abbronzarsi in spiaggia, passeggiare per Ciutadella, tra le grotte di Cala Morell e, persino, andare a cavallo al limitar del mare.

Uno scorcio di tempo che restituisce - instancabilmente - la voce della Natura, il respiro delle stelle e un senso di appartenenza a tutto ciò da farmi dimenticare di essere solamente uomo, ma parte integrante dell'intero meccanismo; la serenità di questi momenti è un toccasana per la mente e si ribella alle continue e noiose pressioni di Milano, città in grado di offrire tutto chiedendo in cambio solo una misera cosa: se stessi.

Non ci sto più a questo gioco metropolitano di sottrazione di emozioni, colori, respiri e percezioni che fiacca inesorabilmente lo spirito portandolo a seguire una corrente non stabilita da me; in questo mi sento salmone - e sempre mi ci sentirò - quando ad essere intaccate sono le idee e la propria soggettività di individuo.
Questo ultimo anno è stato molto proficuo in tal senso e ha rafforzato le mie convinzioni, dandomi modo di scegliere, nel mio piccolo, percorsi poco battuti (non per questo meno emozionanti) e impervi agli occhi dei più, offrendomi frutti dimenticati, ma sempre succosi... estremamente succosi, in attesa di essere colti.

Così, per una finestra che si chiude, c'è uno spiraglio che si apre di fronte al mio sentire, nella viva speranza di spalancarlo verso il vivere, tutto.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ben ritrovato,
Se quello della foto sei tu devo dire che hai proprio un bel colorito. Questa Minorca deve essere piacevole se ti fa dimenticare la tua città.
A presto.

by Ax ha detto...

Hola Roberta,
Confermo che, in vacanza, Milano l'ho dimenticata, ma non tanto per Minorca quanto per se stessa: non mi ci sento più a mio agio; sono cresciuto.
Bacio.

Anonimo ha detto...

Ciao,
Complimenti per il modo in cui ti esprimi, mi piace molto.
Per quanto riguarda il discorso della città, mi ci riconosco anche io e ,a volte, vorrei trovare il coraggio di prendere le mie cose e volare via.

Anonimo ha detto...

Dimenticavo... complimenti anche per la tua foto.

by Ax ha detto...

Lucy,
Non è il coraggio quello che mi manca, ma un'opportunità concreta di lavoro a Minorca. Non appena mi si presenterà l'occasione conto di impugnare la mia decisione e non voltarmi indietro, neanche dall'aereo. Le cose, poi, andranno come devono andare, in salita e in discesa come tutto e come tutti. L'importante è avere una scelta e non ritrovarmi, fra qualche anno, a domandarmi come sarebbe stato se...

Anonimo ha detto...

Ciao,
Io ho una paura tremenda di fare questi tipi di cambiamenti, radicali e senza punto di ritorno. Mi immobilizzo :) E' anche vero, però, che quando si fanno ci si mette in gioco in modo non indifferente. Non mi sono ancora trovata davanti a nulla del genere e non sono sicura di come la prenderei. Inizialmente la paura mi assalirebbe, come sempre, per poi lasciare spazio alle possibilità della scelta. Infine farei il grande salto. Scherzo, non lo so. Solo il pensiero mi sta facendo girare la testa :(
Alessia

by Ax ha detto...

Alessia, posso comprenderti benissimo, ma sono altrettanto certo che avendo una solida motivazione sulle spalle certe scelte vengano da sé. Scommetto che non ti fermerebbe più nessuno. :)